Molte persone, avendo risparmi da parte, si chiedono se la scelta giusta sia investire nel settore immobiliare acquistando una casa diversa da quella in cui vivono, magari con l’intenzione di affittarla e/o rivenderla a un prezzo più alto.
In Italia, un po’ per motivi culturali, un po’ per l’ampia disponibilità di immobili a disposizione, la casa ha un valore speciale. Basti pensare che, nel 2023, il 75,2 % della popolazione possedeva almeno una casa di proprietà, dato tra i più alti al mondo. Inoltre, più di una famiglia italiana su cinque possiede una seconda casa (Report CasaDoxa, 2022). Nel nostro paese è particolarmente diffusa l’idea che il mattone sia uno degli investimenti sicuri per eccellenza, un bene rifugio dove investire anche la maggior parte dei propri risparmi.
“Non c’è niente di più sicuro di investire nel mattone” è una delle espressioni preferite degli investitori italiani, ma è davvero così? L'acquisto di una seconda casa può essere un buon modo per accumulare ricchezza e un'opzione per chi cerca una sicurezza finanziaria a lungo termine, ma comporta anche una serie di obblighi, svantaggi e rischi. In questo articolo esamineremo i pro e i contro dell'investimento in immobili, e scopriremo le alternative per partecipare alla crescita del mercato immobiliare, come l'investimento in fondi o ETF immobiliari.
La proprietà di una casa ha una serie di vantaggi, come il reddito passivo in caso di affitto e le eventuali plusvalenze rispetto al prezzo di acquisto. Approfondiamo questi aspetti.
D'altra parte, l'acquisto di una seconda casa come investimento presenta anche alcuni svantaggi, come la necessità di un notevole risparmio per l'acquisto iniziale o i rischi insiti in questo tipo di investimento.
Per chi non ha i mezzi o la volontà di accettare i rischi legati all’acquisto diretto di un immobile, esistono alternative per beneficiare della crescita del mercato immobiliare, con costi ridotti e senza impegni gestionali. Gli ETF immobiliari (Exchange-Traded Fund) permettono di investire in modo trasparente e diversificato, richiedendo un capitale inferiore rispetto all’acquisto diretto di immobili. Questi strumenti possono includere tra le proprie attività società specializzate nello sviluppo e nella gestione immobiliare, o anche REIT (Real Estate Investment Trust), trust di investimento immobiliare che operano su diverse tipologie di proprietà. In Italia, l’equivalente dei REIT è rappresentato dalle SIIQ (Società di Investimento Immobiliare Quotata), che funzionano in modo simile con l’obiettivo di rendere accessibili investimenti immobiliari diversificati e produttivi di reddito.
L'investimento in immobili può essere un'opzione per gli investitori alla ricerca di un reddito passivo e di plusvalenze a lungo termine. Tuttavia, bisogna considerare che questo investimento richiede un capitale iniziale considerevole e comporta rischi legati al futuro del mercato immobiliare. Alternative come gli ETF immobiliari offrono l'accesso al mercato immobiliare e la possibilità di approfittare della crescita del settore e la generazione di profitti senza dover acquistare un immobile vero e proprio.
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